Per un bel pò di tempo dovrò star lontana dal blog...
ho molto da recuperare con lo studio...
quindi mi devo concentrare...
concentramientos...
concentramientos...
concentramientos...
venerdì 25 novembre 2011
lunedì 21 novembre 2011
I JUST CAN'T STOP LOVING YOU
La versione contenuta unicamente nella prima stampa dell'album Bad, è introdotta da un parlato di Michael dalla durata di 25 secondi circa. In tutte le ri-edizioni dell'album, così come nelle raccolte in cui è inclusa invece è presentata una versione ri-editata del brano, senza le frasi recitate da Michael e più corta di 13 secondi.
I Just Want To Lay Next To You
For Awhile
You Look So Beautiful Tonight
Your Eyes Are So Lovely
Your Mouth Is So Sweet
A Lot Of People
Misunderstand Me
That's Because They Don't
Know Me At All
I Just Want To Touch You
And Hold You
I Need You
God I Need You
I Love You So Much
[Michael]
Each Time The Wind Blows
I Hear Your Voice So
I Call Your Name . . .
Whispers At Morning
Our Love Is Dawning
Heaven's Glad You Came . . .
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I'm So Proud To Say
I Love You
Your Love's Got Me High
I Long To Get By
This Time Is Forever
Love Is The Answer
[Siedah]
I Hear Your Voice Now
You Are My Choice Now
The Love You Bring
Heaven's In My Heart
At Your Call
I Hear Harps,
And Angels Sing
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I Can't Live My Life
Without You
[Michael]
I Just Can't Hold On
[Siedah]
I Feel We Belong
[Michael]
My Life Ain't Worth Living
If I Can't Be With You
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
I Just Can't Stop Loving You
And If I Stop . . .
Then Tell Me Just What
Will I Do
[Siedah]
'Cause I Just Can't Stop
Loving You
[Michael]
At Night When The
Stars Shine
I Pray In You I'll Find
A Love So True . . .
[Siedah]
When Morning Awakes Me
Will You Come And Take Me
I'll Wait For You
[Michael]
You Know How I Feel
I Won't Stop Until
I Hear Your Voice Saying
"I Do"
[Siedah]
"I Do"
This Thing Can't Go Wrong
[Michael]
This Feeling's So Strong
[Siedah]
Well, My Life Ain't
Worth Living
[Both]
If I Can't Be With You
I Just Can't Stop Loving You
I Just Can't Stop Loving You
And If I Stop . . .
Then Tell Me, Just What
Will I Do
[Michael]
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
We Can Change All The World
Tomorrow
[Michael]
We Can Sing Songs Of
Yesterday
[Siedah]
I Can Say, Hey . . .Farewell
To Sorrow
[Michael]
This Is My Life And I,
[Both]
Want To See You For Always
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
No, Baby
[Michael]
Oh!
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
If I Can't Stop!
[Both]
And If I Stop . . .
[Siedah]
No
[Michael]
Oh! Oh! Oh . . .Oh . . .
[Siedah]
What Will I Do? Uh . . .Ooh . . .
(Then Tell Me, Just What
Will I Do)
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Michael]
Hee! Hee! Hee! Know I Do
Girl!
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Michael]
You Know I Do
And If I Stop . . .
[Both]
Then Tell Me, Just What
Will I Do
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
TRADUZIONE
Voglio soltanto restare sdraiato accanto a te per un po’
Sei così bella stasera. I tuoi occhi sono così dolci
La tua bocca è così graziosia.
Tante gente mi fraintende perché non mi conosce del tutto
Voglio soltanto toccarti e stringerti
Ho bisogno di te, dio ho bisogno di te, ti amo così tanto.
Ogni volta che soffia il vento
sento la tua voce
così chiamo il tuo nome
Sussurro nel mattino
il nostro amore stà sorgendo
Il paradiso è lieto che tu sia venuta
tu sai come mi sento
Questa cosa non può andare male
sono così orgoglioso di dire ti amo
Il tuo amore mi porta in alto
ho atteso a lungo per esserci
Questa volta è per sempre
Amore è la risposta
Ora sento la tua voce
ora sei la mia scelta
L’amore che tu porti
il paradiso è nel mio cuore
Al tuo richiamo
io sento un suono d’arpe
e angeli cantare, sai come mi sento
Questa cosa non può essere sbagliata
Non posso vivere senza di te
non posso trattenermi
Sento che ci apparteniamo
la mia vita non ha valore
se non posso stare con te
non posso smettere di amarti
non posso smettere di amarti
e se smetto… allora dimmi cosa farò
perché non posso smettere di amarti
alla sera quando brillano le stelle
prego per trovare
un amore così vero in te
quando la mattina mi sveglio
verrai e mi prenderai
ti aspetterò
Sai come mi sento
non smetterò sino a quando
Non sentirò la tua voce dire “lo voglio”
“Lo voglio” questo non può essere sbagliato
questo sentimento è così forte
Ebbene la mia vita non ha valore
se non posso stare con te
Non posso smettere di amarti
Non posso smettere di amarti
E se smetto…allora dimmi cosa farò
Non posso smettere di amarti
Possiamo cambiare il mondo domani
Possiamo cantare le canzoni di ieri
Posso dire arrivederci al dolore
Questa è la mia vita
e io voglio vederti sempre
Non posso smettere di amarti no tesoro
Non posso smettere di amarti se non posso
E se non posso no oh! Oh! Oh! Cosa farò uh..ooh (dimmi cosa farò)…
VERSIONE IN SPAGNOLO
VERSIONE IN FRANCESE
I Just Want To Lay Next To You
For Awhile
You Look So Beautiful Tonight
Your Eyes Are So Lovely
Your Mouth Is So Sweet
A Lot Of People
Misunderstand Me
That's Because They Don't
Know Me At All
I Just Want To Touch You
And Hold You
I Need You
God I Need You
I Love You So Much
[Michael]
Each Time The Wind Blows
I Hear Your Voice So
I Call Your Name . . .
Whispers At Morning
Our Love Is Dawning
Heaven's Glad You Came . . .
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I'm So Proud To Say
I Love You
Your Love's Got Me High
I Long To Get By
This Time Is Forever
Love Is The Answer
[Siedah]
I Hear Your Voice Now
You Are My Choice Now
The Love You Bring
Heaven's In My Heart
At Your Call
I Hear Harps,
And Angels Sing
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I Can't Live My Life
Without You
[Michael]
I Just Can't Hold On
[Siedah]
I Feel We Belong
[Michael]
My Life Ain't Worth Living
If I Can't Be With You
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
I Just Can't Stop Loving You
And If I Stop . . .
Then Tell Me Just What
Will I Do
[Siedah]
'Cause I Just Can't Stop
Loving You
[Michael]
At Night When The
Stars Shine
I Pray In You I'll Find
A Love So True . . .
[Siedah]
When Morning Awakes Me
Will You Come And Take Me
I'll Wait For You
[Michael]
You Know How I Feel
I Won't Stop Until
I Hear Your Voice Saying
"I Do"
[Siedah]
"I Do"
This Thing Can't Go Wrong
[Michael]
This Feeling's So Strong
[Siedah]
Well, My Life Ain't
Worth Living
[Both]
If I Can't Be With You
I Just Can't Stop Loving You
I Just Can't Stop Loving You
And If I Stop . . .
Then Tell Me, Just What
Will I Do
[Michael]
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
We Can Change All The World
Tomorrow
[Michael]
We Can Sing Songs Of
Yesterday
[Siedah]
I Can Say, Hey . . .Farewell
To Sorrow
[Michael]
This Is My Life And I,
[Both]
Want To See You For Always
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
No, Baby
[Michael]
Oh!
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Siedah]
If I Can't Stop!
[Both]
And If I Stop . . .
[Siedah]
No
[Michael]
Oh! Oh! Oh . . .Oh . . .
[Siedah]
What Will I Do? Uh . . .Ooh . . .
(Then Tell Me, Just What
Will I Do)
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Michael]
Hee! Hee! Hee! Know I Do
Girl!
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
[Michael]
You Know I Do
And If I Stop . . .
[Both]
Then Tell Me, Just What
Will I Do
[Both]
I Just Can't Stop Loving You
TRADUZIONE
Voglio soltanto restare sdraiato accanto a te per un po’
Sei così bella stasera. I tuoi occhi sono così dolci
La tua bocca è così graziosia.
Tante gente mi fraintende perché non mi conosce del tutto
Voglio soltanto toccarti e stringerti
Ho bisogno di te, dio ho bisogno di te, ti amo così tanto.
Ogni volta che soffia il vento
sento la tua voce
così chiamo il tuo nome
Sussurro nel mattino
il nostro amore stà sorgendo
Il paradiso è lieto che tu sia venuta
tu sai come mi sento
Questa cosa non può andare male
sono così orgoglioso di dire ti amo
Il tuo amore mi porta in alto
ho atteso a lungo per esserci
Questa volta è per sempre
Amore è la risposta
Ora sento la tua voce
ora sei la mia scelta
L’amore che tu porti
il paradiso è nel mio cuore
Al tuo richiamo
io sento un suono d’arpe
e angeli cantare, sai come mi sento
Questa cosa non può essere sbagliata
Non posso vivere senza di te
non posso trattenermi
Sento che ci apparteniamo
la mia vita non ha valore
se non posso stare con te
non posso smettere di amarti
non posso smettere di amarti
e se smetto… allora dimmi cosa farò
perché non posso smettere di amarti
alla sera quando brillano le stelle
prego per trovare
un amore così vero in te
quando la mattina mi sveglio
verrai e mi prenderai
ti aspetterò
Sai come mi sento
non smetterò sino a quando
Non sentirò la tua voce dire “lo voglio”
“Lo voglio” questo non può essere sbagliato
questo sentimento è così forte
Ebbene la mia vita non ha valore
se non posso stare con te
Non posso smettere di amarti
Non posso smettere di amarti
E se smetto…allora dimmi cosa farò
Non posso smettere di amarti
Possiamo cambiare il mondo domani
Possiamo cantare le canzoni di ieri
Posso dire arrivederci al dolore
Questa è la mia vita
e io voglio vederti sempre
Non posso smettere di amarti no tesoro
Non posso smettere di amarti se non posso
E se non posso no oh! Oh! Oh! Cosa farò uh..ooh (dimmi cosa farò)…
VERSIONE IN SPAGNOLO
VERSIONE IN FRANCESE
mercoledì 16 novembre 2011
Ghosts
Ghosts parte 1
Ghosts parte 2
Ghosts parte 3
Ghosts parte 4
Ghosts parte 5
Michael Jackson's GHOSTS è un mediometraggio, considerato il video musicale più lungo della storia, con i suoi 38 minuti di durata. Il film parla di un terrificante Maestro, dotato di poteri soprannaturali, che è stato relegato nel suo castello dal sindaco della città.
Maestro (Jackson) vive da solo in un castello spettrale in cima ad una collina, dal quale controlla la città di "Normal Valley". Occasionalmente, diverte i bambini con alcuni giochi di prestigio. Uno dei ragazzini racconta tutto alla madre, che avverte della cosa il Sindaco (sempre interpretato da Jackson); egli organizza una fiaccolata fino al castello del Maestro per convincerlo a lasciare la città. Alcune persone si rifiutano di partecipare, ma poi alla fine si uniscono al gruppo.
In una notte tempestosa tutti, tenendo delle fiaccole in mano, si recano alla casa del Maestro (che non ha numero civico, ma è indicata come "Somewhere Else" ("Posto qualunque"). Quando arrivano al castello, si trovano davanti ad un enorme cancello. Prima di entrare esitano molto davanti al cancello. I bambini assicurano i propri genitori che il Maestro non ha fatto nulla di male, e gli chiedono di lasciarlo in pace. Ma il Sindaco insiste: "He's a weirdo, and there's no place in this town for weirdos" ("È uno strambo, e in città non c'è posto per gli strambi").
Il cancello si apre, spaventando il gruppo di persone, che raggiunge la porta principale, che si apre da sola. All'interno il castello è ancora più lugubre, e i genitori tranquillizzano i bambini (e loro stessi): "there's no such thing as ghosts" ("non ci sono fantasmi"). Appena attraversano la soglia del portone, la porta si richiude violentemente.
Due grandi portoni si aprono rivelando un salone scuro e immenso. Con molta esitazione la gente si fa strada all'interno della sala, dove vengono accolti dal Maestro, che fa un ingresso comico e pauroso al tempo stesso. Il Sindaco subito lo attacca, chiamandolo "weird" ("bizzarro"), "freak" ("decisamente poco normale"), e dicendogli che non è ben visto in città. Il Maestro si difende, ma il Sindaco incalza: "Are you going to leave, or am I going to have to hurt you?" ("Te ne vai da solo o devo costringerti con la forza a lasciare la città?"); nel frattempo il gruppo di gente sembra non obbiettare minimamente.
Ecco come il Maestro risponde: "You're trying to scare me, aren't you?...I guess I have no choice; I have to try and scare you " ("Stai cercando di spaventarmi, non è vero?...non scelta dovrò spaventarti"). Comincia a fare facce molto buffe, che il Sindaco definisce ridicole e non divertenti. Allora Maestro cambia tono e chiede: "Is THIS scary?" ("Ti fa paura questo?") e si scuoia la pelle dalla faccia per mostrare il cranio. La gente spaventata corre verso la porta, che Maestro prontamente chiude con l'ausilio dei suoi poteri magici e distrugge con un pugno il suo cranio per rivelare di nuovo la sua faccia normale.
Maestro presenta la sua "famiglia" di fantasmi, i quali, insieme a Maestro stesso, si esibiscono in diversi balletti (sulle base di brani composti da Jackson) che impressionano e spaventano la gente. Durante la sequenza, Maestro diventa uno scheletro animato; entra nel corpo del Sindaco e comincia a farlo ballare; e lo trasforma in un mostro orripilante che,guardandosi allo specchio, si chiede: "Who's the freak now?" ("Chi è adesso quello anormale?").
Alla fine della performance, Maestro chiede: "Do you still want me to go?" ("Volete ancora che io vada via?"), ma la gente risponde "no", mentre il Sindaco ribadisce "Sì!"; allora Maestro, molto sommessamente acconsente e dice:, "Fine...I'll go" ("Va bene, andrò via"). Si butta per terra, e la sua faccia e il suo corpo rapidamente diventano polvere sul pavimento, che viene spazzata via dal vento. Allora qualcuno si commuove e i bambini sembrano dispiaciuti dell'accaduto. Il sindaco trionfante si dirige verso la porta per andare via, ma mentre sta per aprire la porta si trova di fronte un Maestro-demone che la spaventa talmente tanto da farlo correre via (Lasciando comicamente un buco a forma di Sindaco nella finestra dalla quale si butta).
Anche la gente si dirige verso la porta dove trova Maestro (tornato normale) che ride. Si rendono conto che non è cattivo come dicono e si riappacificano con lui. La storia finisce con un ragazzino che chiede "Is this scary?" ("Fa paura questo?"), e un'inquadratura sul castello, mentre in sottofondo si sentono le urla della gente.
Esistono due versioni del film, quella definitiva che tutti noi conosciamo e quella che fu proiettata in cinema selezionati in Giappone ed USA.
Questa versione ha come colonna sonora solo la canzone 2 BAD, Ghost per assurdo non c'era. Alcuni effetti speciali nella traformazione del Sindaco in mostro risultano più raccapriccianti rispetto alla versione definitiva.
per chi volesse dare un'occhiata ecco il link di questa rarità : versione alternativa ghosts
GHOSTS IN THE MAKING
Ghosts parte 2
Ghosts parte 3
Ghosts parte 4
Ghosts parte 5
Michael Jackson's GHOSTS è un mediometraggio, considerato il video musicale più lungo della storia, con i suoi 38 minuti di durata. Il film parla di un terrificante Maestro, dotato di poteri soprannaturali, che è stato relegato nel suo castello dal sindaco della città.
Maestro (Jackson) vive da solo in un castello spettrale in cima ad una collina, dal quale controlla la città di "Normal Valley". Occasionalmente, diverte i bambini con alcuni giochi di prestigio. Uno dei ragazzini racconta tutto alla madre, che avverte della cosa il Sindaco (sempre interpretato da Jackson); egli organizza una fiaccolata fino al castello del Maestro per convincerlo a lasciare la città. Alcune persone si rifiutano di partecipare, ma poi alla fine si uniscono al gruppo.
In una notte tempestosa tutti, tenendo delle fiaccole in mano, si recano alla casa del Maestro (che non ha numero civico, ma è indicata come "Somewhere Else" ("Posto qualunque"). Quando arrivano al castello, si trovano davanti ad un enorme cancello. Prima di entrare esitano molto davanti al cancello. I bambini assicurano i propri genitori che il Maestro non ha fatto nulla di male, e gli chiedono di lasciarlo in pace. Ma il Sindaco insiste: "He's a weirdo, and there's no place in this town for weirdos" ("È uno strambo, e in città non c'è posto per gli strambi").
Il cancello si apre, spaventando il gruppo di persone, che raggiunge la porta principale, che si apre da sola. All'interno il castello è ancora più lugubre, e i genitori tranquillizzano i bambini (e loro stessi): "there's no such thing as ghosts" ("non ci sono fantasmi"). Appena attraversano la soglia del portone, la porta si richiude violentemente.
Due grandi portoni si aprono rivelando un salone scuro e immenso. Con molta esitazione la gente si fa strada all'interno della sala, dove vengono accolti dal Maestro, che fa un ingresso comico e pauroso al tempo stesso. Il Sindaco subito lo attacca, chiamandolo "weird" ("bizzarro"), "freak" ("decisamente poco normale"), e dicendogli che non è ben visto in città. Il Maestro si difende, ma il Sindaco incalza: "Are you going to leave, or am I going to have to hurt you?" ("Te ne vai da solo o devo costringerti con la forza a lasciare la città?"); nel frattempo il gruppo di gente sembra non obbiettare minimamente.
Ecco come il Maestro risponde: "You're trying to scare me, aren't you?...I guess I have no choice; I have to try and scare you " ("Stai cercando di spaventarmi, non è vero?...non scelta dovrò spaventarti"). Comincia a fare facce molto buffe, che il Sindaco definisce ridicole e non divertenti. Allora Maestro cambia tono e chiede: "Is THIS scary?" ("Ti fa paura questo?") e si scuoia la pelle dalla faccia per mostrare il cranio. La gente spaventata corre verso la porta, che Maestro prontamente chiude con l'ausilio dei suoi poteri magici e distrugge con un pugno il suo cranio per rivelare di nuovo la sua faccia normale.
Maestro presenta la sua "famiglia" di fantasmi, i quali, insieme a Maestro stesso, si esibiscono in diversi balletti (sulle base di brani composti da Jackson) che impressionano e spaventano la gente. Durante la sequenza, Maestro diventa uno scheletro animato; entra nel corpo del Sindaco e comincia a farlo ballare; e lo trasforma in un mostro orripilante che,guardandosi allo specchio, si chiede: "Who's the freak now?" ("Chi è adesso quello anormale?").
Alla fine della performance, Maestro chiede: "Do you still want me to go?" ("Volete ancora che io vada via?"), ma la gente risponde "no", mentre il Sindaco ribadisce "Sì!"; allora Maestro, molto sommessamente acconsente e dice:, "Fine...I'll go" ("Va bene, andrò via"). Si butta per terra, e la sua faccia e il suo corpo rapidamente diventano polvere sul pavimento, che viene spazzata via dal vento. Allora qualcuno si commuove e i bambini sembrano dispiaciuti dell'accaduto. Il sindaco trionfante si dirige verso la porta per andare via, ma mentre sta per aprire la porta si trova di fronte un Maestro-demone che la spaventa talmente tanto da farlo correre via (Lasciando comicamente un buco a forma di Sindaco nella finestra dalla quale si butta).
Anche la gente si dirige verso la porta dove trova Maestro (tornato normale) che ride. Si rendono conto che non è cattivo come dicono e si riappacificano con lui. La storia finisce con un ragazzino che chiede "Is this scary?" ("Fa paura questo?"), e un'inquadratura sul castello, mentre in sottofondo si sentono le urla della gente.
Esistono due versioni del film, quella definitiva che tutti noi conosciamo e quella che fu proiettata in cinema selezionati in Giappone ed USA.
Questa versione ha come colonna sonora solo la canzone 2 BAD, Ghost per assurdo non c'era. Alcuni effetti speciali nella traformazione del Sindaco in mostro risultano più raccapriccianti rispetto alla versione definitiva.
per chi volesse dare un'occhiata ecco il link di questa rarità : versione alternativa ghosts
GHOSTS IN THE MAKING
VELVET ROPE
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
This special need Questo particolare bisogno
That's within us Che è dentro di noi
Brings out the best Tiriamone fuori il meglio
Yet worst in us Ancora peggio in noi
Follow the passion Seguendo la passione
That's within you Che è con te
Living the truth Vivendo la verità
Will set you free Ti renderà libero
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
Put others down Metti gli altri in basso
To fill us up Per poterci riempire noi
Oppressing me Mi opprime
Will oppress you Ti opprimeranno
Outside leave judgment Lascia fuori il giudizio
Outside leave hate Lascia fuori l'odio
One love's the answer Un amore è la risposta
You'll find in you Lo troverai dentro di te
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
We have a special need Abbiamo un particolare bisogno
To feel that we belong Per sentire che ci apparteniamo
Come with me inside Vieni con me all'interno
Inside my velvet rope All'interno della mia corda di velluto
martedì 15 novembre 2011
The Dance
consciousness expresses itself through creation, this world we live in is the dance of the creator. Dancers come and go in twinkling of an eye but the dance lives on. On many an occasion when I am dancing, I have felt touched by something sacred. In those moments, I felt my spirit soar and become one with everything that exists.
I become the stars and the moon. I become the lover and the beloved. I become the victor and the vanquished. I become the master and the slave. I become the singer and the song. I become the knower and the known. I keep on dancing then is the eternal dance of creation. the creator and creation merge into one wholeness of joy. I keep on dancing... and dancing... and dancing, until there is only the dance.
La coscienza che si esprime attraverso la creazione, questo mondo in cui viviamo è la danza del creatore. Ballerini vanno e vengono in un batter d'occhio, ma la danza continua a vivere. In parecchie occasioni, quando danzo, mi sono sentito toccato da qualcosa di sacro. In quei momenti, ho sentito il mio spirito librarsi e diventare un tutt'uno con tutto ciò che esiste.
Divento le stelle e la luna. Divento l'amante e l'amato. Divento il vincitore e lo sconfitto. Divento il padrone e lo schiavo. Divento il cantante e la canzone. Divento il conoscitore e il conosciuto. Continuo a ballare è poi la danza eterna del creato. il creatore e la creazione si fondono in una pienezza di gioia. Io continuo a danzare ... e a danzare ... e danzare, fino a quando c'è solo la danza.
giovedì 10 novembre 2011
STRANGER IN MOSCOW
Stranger in Moscow è il sesto e ultimo singolo estratto dall'album HIStory: Past, Present and Future - Book 1 del cantante statunitense Michael Jackson. Fu messo in commercio in tutto il mondo nel novembre del 1996, ma non fu mai diffuso negli Stati Uniti fino all'agosto del 1997. Scritta da Jackson mentre era in tournée a Mosca nel 1993.
Dopo la sua pubblicazione, Stranger in Moscow è stata subito lodata da gran parte degli esperti musicali e ad oggi rimane uno dei pezzi di Jackson più acclamati e apprezzati dalla critica. Commercialmente, invece, il singolo ha avuto alterne fortune e conseguito risultati al di sotto delle potenzialità del cantante, probabilmente perché l'album HIStory, che ha riscosso grande successo, era già presente sul mercato da quasi diciotto mesi e numeroso materiale del disco era già stato pubblicato e accolto in modo caloroso. Il 19 giugno 2006, il singolo è stato ristampato come parte del boxset Visionary: The Video Singles, raggiungendo la prima posizione in Spagna.
Stranger in Moscow
I was wandering in the rain
Mask of life, feelin' insane
Swift and sudden fall from grace
Sunny days seem far away
Kremlin's shadow belittlin' me
Stalin's tomb won't let me be
On and on and on it came
Wish the rain would just let me be
Chorus:
How does it feel
(How does it feel)
How does it feel
How does it feel
When you're alone
And you're cold inside
Here abandoned in my fame
Armageddon of the brain
KGB was doggin' me
Take my name and just let me be
Then a beggar boy called my name
Happy days will drown the pain
On and on and on it came
Again, and again, and again...
Take my name and just let me be
Chorus
(Repeat)
Like a stranger in Moscow
Like a stranger in Moscow
We're talkin' danger
We're talkin' danger baby
Like a stranger in Moscow
We're talkin' danger
We're talkin' danger baby
Like a stranger in Moscow
I'm livin' lonely
I'm livin' lonely baby
A stranger in Moscow
TRADUZIONE
Sotto la pioggia,
mi stavo facendo delle domande
una maschera di vita, mi sentivo pazzo
un' improvvisa e rapida caduta dalla grazia
le belle giornate di sole erano lontane
l'ombra del Cremlino mi sminuisce
la tomba di Stalin non mi dà pace
continuava e continuava ad arrivare
vorrei che la pioggia mi lasciasse in pace
come ci si sente
come ci si sente
come ci si sente
come ci si sente
quando sei solo
e sei freddo dentro?
abbandonato qui con la mia fama
la battaglia finale del cervello
il KGB mi stava pedinando
prendete il mio nome e lasciatemi stare
poi un piccolo mendicante mi chiamò
giorni felici annulleranno il dolore
e continuava e continuava ad arrivare
di nuovo, di nuovo, di nuovo...
prendete il mio nome e lasciatemi stare
come ci si sente
come ci si sente
come ci si sente
come ci si sente
quando sei solo
e sei freddo dentro?
come uno straniero a Mosca
come uno straniero a Mosca
stiamo parlando, è pericoloso,
stiamo parlando, è pericoloso tesoro
come uno straniero a Mosca
stiamo parlando, è pericoloso,
stiamo parlando, è pericoloso tesoro
come uno straniero a Mosca
vivo nella solitudine,
vivo nella solitudine tesoro
uno straniero a Mosca
Il videoclip di Stranger in Moscow ha come protagoniste sei persone che vivono per conto proprio in un paesaggio urbano, mentre il resto del mondo che le circonda si muove a rallentatore. La prima metà del video introduce queste figure: un uomo che guarda la città dalla finestra della sua camera da letto, una donna seduta da sola in un bar, un uomo senza fissa dimora che cammina in una strada umida, una figura solitaria che dà da mangiare ai piccioni, un ragazzo escluso da una partita di baseball e, infine, lo stesso Jackson che cammina per le strade della città. Si fa uso di effetti speciali e della tecnica slow motion nel rappresentare uccelli e vespe volanti .
Nella seconda metà del video sulla città inizia a scendere la pioggia e i cittadini che iniziano a cercare di fuggire. Tutto è mostrato ancora una volta in slow motion. Dal loro ricovero sicuro i sei "stranieri" osservano tutti gli altri affannarsi inutilmente per evitare l'improvviso cambiamento delle condizioni atmosferiche. Alla fine decidono di andare fuori, dove rivolgono gli occhi verso il cielo per consentire alla pioggia di bagnarli. Il video si conclude con un uomo che parla in russo.
Il biografo di Jackson, J. Randy Taraborrelli, ha dichiarato che il video si basa sulla vita reale di Michael. Il cantante, infatti, era solito camminare di notte da solo in cerca di nuovi amici, anche al culmine della sua popolarità musicale. Gli anni ottanta videro un significativo cambiamento dell'umore di Jackson, che divenne profondamente infelice. Sul suo stato d'animo il cantante ebbe a dire: "Anche a casa mi sento sempre solo. Sto seduto nella mia stanza e, a volte, mi metto addirittura a piangere. È così difficile fare amicizie... a volte giro per il quartiere di notte, da solo, sperando di trovare qualcuno con cui parlare. Ma non riesco mai a trovare nessuno".
Jackson è arrabbiato, triste, torturato, infiammato, furibondo per ciò che egli definisce, in Stranger in Moscow, una "rapida e improvvisa caduta dalla grazia"... HIStory appare come un lavoro molto più introverso e critico nei confronti della società.
Secondo molti in Stranger in Moscow trova la sua massima rappresentazione "uno stato d'animo solitario e inquietante".
Verso la fine della canzone, una voce sussurra in lingua russa: "Зачем ты приехал к нам, враг от Запада? Признайся! Он приехал, чтобы украсть у нас великие достижения народа, великие труды рабочих" (traduzione: "Perché tu sei venuto qui da Ovest? Dimmi la verità! Egli è venuto a sottrarre le grandi conquiste del popolo, le grandi realizzazioni dei lavoratori"). Una contraddizione nel testo di Stranger in Moscow si rintraccia nelle righe "KGB was doggin' me, take my name and just let me be..." ("Il Kgb mi stava dando la caccia, prendete il mio nome e lasciatemi stare..."). Il KGB (la polizia segreta dell'URSS) fu sciolto in contemporanea con la dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991), vale a dire quattro anni prima della pubblicazione della canzone. Un'altra incongruenza con la canzone si trova all'interno del verso "Kremlin shadow's belittlin' me, Stalin's tomb won't let me be" ("L'ombra del Cremlino mi sminuisce, la tomba di Stalin non mi lascerà stare"). Joseph Stalin (1878 - 1953) non è sepolto in un cimitero, ma vicino al Cremlino di Mosca, accanto alle tombe di altri capi di Stato sovietici. Il corpo imbalsamato del fondatore dell'Unione Sovietica, Vladimir Lenin (quindi non quello di Joseph Stalin), si trova ancora nel mausoleo di Lenin in Piazza Rossa.
random
"mia mamma diceva sempre che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita..."
è proprio vero...
Un giorno pensi di avere la vita, la tua vita in pugno, pensi che vada tutto bene e che meglio di così non potrebbe andare; poi invece, ti rendi conto che magari hai vissuto con gli occhi bendati, di chi non vuol vedere, di chi non vuol sapere; ed una mattina ti svegli e ti interroghi su quello che sei, che sei stato... ora non sai più chi sei, non sai dove andrai, non sai cosa farai. Sospeso in un limbo, fatto solo di supposizioni. la paura alcune volte ti fa caspolino, "sarò in grado di vivere a questo mondo in maniera decente, sarò in grado di trovare ciò che cerco? Ma alla fine cosa voglio?" Non lo so so più. Di una cosa solo sono certa, meglio vivere alla giornata, fare un passo alla volta, L E N T A M E N T E. prima di tutto ritrovare la fiducia che ho perso in me stessa, non sarebbe niente male, tornare a sorridere, beh, per quello credo di essere a buon punto. Le sofferenze sono dure da superare, papà diceva sempre "c'è sempre chi sta peggio, e non guardare chi sta meglio di te." mi sono sempre trovata d'accordo con questo suo pensiero. Lui mi ha dato tanto, mi ha insegnato che l'odio non può mai portare amore, che la guerra non può mai portare pace. per il mio ventesimo compleanno mi scrisse un biglietto di auguri...
è stato il suo regalo più grande.
In quelle parole riesco a trovare il conforto anche nelle ore più buie.
Grazie papà.
"Per Stella
la mia principessa bella
venti anni son passati
e alla grande li hai vissuti
gli altri che verranno
tutti belli non saranno
ma pazienza
ti servirà per esperienza
comunque vivili con impegno e con amore
te lo augura il tuo papà con tutto il cuore"
dimensione
queste parole non sono farina del mio sacco, ma condivido quest'idea.
Esiste una dimensione senza spazio e senza tempo, sospesa in un continuo divenire quasi incosciente. In quella dimensione l'unica cosa che esiste è il bisogno e il suo placarsi o il suo accentuarsi: bisogno di cose materiali, di parole non dette, di energie per continuare ad andare avanti o per chiudere gli occhi e non continuare. Le persone che ti circondano hanno grandi occhi che giudicano, sempre puntati su di te, sul tuo agire... ma sono persone che non ti vedranno mai veramente, che tu giudichi distanti e vicine allo stesso tempo, comunque assillanti. Quegli occhi puntati li detesti e li cerchi non appena si distraggono lasciandoti senza più terra sotto i piedi... occhi che sono la tua terra. Parlano una lingua che non è la tua ma riesce a ferirti ogni volta per quanto è vera e spietata nel dipingerti come un alieno a te stesso: non puoi essere così come quelle parole ti dipingono, il mondo intero è diverso nelle tue parole rispetto a quelle, nei tuoi pensieri. Parole sciocche e senza senso e così odiose quando si mostrano rivelatrici di reali realtà. L'unica difesa è avversarle e negarle anche quando i fatti si svelano identici alle previsioni pronunciate in tempi non sospetti da quelle parole: negare senza pietà o, quando non è possibile, addirittura negare i fatti e raccontarli con le tue parole in modo quanto più antitetico sia possibile all'insopportabile aderenza dei fatti alla odiosa descrizione... spoetizzante secondo una poetica tua propria che si modella attorno al tuo egoismo. E' una dimensione senza spazio e senza tempo, solo dopo lunghi tratti già percorsi qualche foto immatura è capace di evidenziare capelli bianchi e rughe invisibili ad occhio nudo, ai nostri occhi. Forse le foto sono l'unico mezzo per acquisire coscienza in quella dimensione incosciente... Ma di solito si guardano veramente solo dopo le prime messe in requiem.
E' una dimensione non parallela, è la prima dimensione che riconosciamo, la nostra dimensione di partenza dalla quale qualcuno, ogni tanto, uscirà solo con il cuore a pezzi catapultandosi nella prima altra dimensione di passaggio diversa da quella, con in mente e nell'anima l'illusione che sarà di certo migliore. E' una dimensione sospesa nello spazio e nel tempo in cui tu sei sempre uguale, gli altri sono sempre gli stessi solo fin quando vi resti dentro... Dalle nuove dimensioni dove sei approdato la guardi con incredulità, ti appare come una sfera dai contorni soporiferi e, spesso, accade che ti ascolti parlare e riprodurre le parole odiose che acquistano nuovo sapore, le degusti al palato ed hanno il tuo gusto, forse solo quando i tuoi occhi e le tue parole saranno diventati odiosa dimensione per tuo figlio... o per tuo nipote... o per nessuno...
Esiste una dimensione senza spazio e senza tempo, sospesa in un continuo divenire quasi incosciente. In quella dimensione l'unica cosa che esiste è il bisogno e il suo placarsi o il suo accentuarsi: bisogno di cose materiali, di parole non dette, di energie per continuare ad andare avanti o per chiudere gli occhi e non continuare. Le persone che ti circondano hanno grandi occhi che giudicano, sempre puntati su di te, sul tuo agire... ma sono persone che non ti vedranno mai veramente, che tu giudichi distanti e vicine allo stesso tempo, comunque assillanti. Quegli occhi puntati li detesti e li cerchi non appena si distraggono lasciandoti senza più terra sotto i piedi... occhi che sono la tua terra. Parlano una lingua che non è la tua ma riesce a ferirti ogni volta per quanto è vera e spietata nel dipingerti come un alieno a te stesso: non puoi essere così come quelle parole ti dipingono, il mondo intero è diverso nelle tue parole rispetto a quelle, nei tuoi pensieri. Parole sciocche e senza senso e così odiose quando si mostrano rivelatrici di reali realtà. L'unica difesa è avversarle e negarle anche quando i fatti si svelano identici alle previsioni pronunciate in tempi non sospetti da quelle parole: negare senza pietà o, quando non è possibile, addirittura negare i fatti e raccontarli con le tue parole in modo quanto più antitetico sia possibile all'insopportabile aderenza dei fatti alla odiosa descrizione... spoetizzante secondo una poetica tua propria che si modella attorno al tuo egoismo. E' una dimensione senza spazio e senza tempo, solo dopo lunghi tratti già percorsi qualche foto immatura è capace di evidenziare capelli bianchi e rughe invisibili ad occhio nudo, ai nostri occhi. Forse le foto sono l'unico mezzo per acquisire coscienza in quella dimensione incosciente... Ma di solito si guardano veramente solo dopo le prime messe in requiem.
E' una dimensione non parallela, è la prima dimensione che riconosciamo, la nostra dimensione di partenza dalla quale qualcuno, ogni tanto, uscirà solo con il cuore a pezzi catapultandosi nella prima altra dimensione di passaggio diversa da quella, con in mente e nell'anima l'illusione che sarà di certo migliore. E' una dimensione sospesa nello spazio e nel tempo in cui tu sei sempre uguale, gli altri sono sempre gli stessi solo fin quando vi resti dentro... Dalle nuove dimensioni dove sei approdato la guardi con incredulità, ti appare come una sfera dai contorni soporiferi e, spesso, accade che ti ascolti parlare e riprodurre le parole odiose che acquistano nuovo sapore, le degusti al palato ed hanno il tuo gusto, forse solo quando i tuoi occhi e le tue parole saranno diventati odiosa dimensione per tuo figlio... o per tuo nipote... o per nessuno...
mercoledì 9 novembre 2011
lacrima
Amore...
amore è un verbo
Amore è una parola che implica un'azione
Intrepida nel mio sussurro
Dolce stimolo
Mi fa tremare mi rende più leggero
Lacrima sul fuoco
Nove notti di accadimenti
Fiori neri che sbocciano
I miei occhi sono d'acqua
Lo specchio più fedele
Intrepido nel mio sussurro
Lacrima sul fuoco di una confessione
Inciampando un poco
Sbagliando un poco
amore è un verbo
Amore è una parola che implica un'azione
Intrepida nel mio sussurro
Dolce stimolo
Mi fa tremare mi rende più leggero
Lacrima sul fuoco
Nove notti di accadimenti
Fiori neri che sbocciano
I miei occhi sono d'acqua
Lo specchio più fedele
Intrepido nel mio sussurro
Lacrima sul fuoco di una confessione
Inciampando un poco
Sbagliando un poco
martedì 8 novembre 2011
mi manchi
mi manca l'aria....
mi manca il tuo sguardo,
mi manca il tuo sorriso,
mi mancano le tue mani,
mi mancano le tue parole di conforto,
mi mancano i tuoi abbracci,
mi mancano i tuoi baci,
mi manchi,
mi manchi,
mi manchi,
questa vita senza te...
che vita è?
eri tutto per me.
sento di non essere sola, sento ancora la tua aura che mi avvolge e mi protegge, in ogni giorno della mia vita tu ci sei...
ci sei in tutte le cose, ma allora perchè io sto così male?
papà, mio dolce papà.
mi manca il tuo sguardo,
mi manca il tuo sorriso,
mi mancano le tue mani,
mi mancano le tue parole di conforto,
mi mancano i tuoi abbracci,
mi mancano i tuoi baci,
mi manchi,
mi manchi,
mi manchi,
questa vita senza te...
che vita è?
eri tutto per me.
sento di non essere sola, sento ancora la tua aura che mi avvolge e mi protegge, in ogni giorno della mia vita tu ci sei...
ci sei in tutte le cose, ma allora perchè io sto così male?
papà, mio dolce papà.
un ricordo
All'improvviso il ricordo di te mi ha assalita dolcemente,
due lacrime, sul mio viso scivolano silenziosamente.
Ricordo quelle sere di passate estati
a mangiar gelati
e tu lo gustavi in cono col cucchiaino... spatolando... recuperando... giocando...
poi lo portavi alla bocca e miravi il tuo cono come fosse un magico dono...
spostavi lo sguardo sulla folla, senza guardare nessuno in particolare,
poi tornavi al tuo gelato... non ricordo i tuoi gusti preferiti e questo un pò mi spiace...
qualche volta prendevi noce...(ma era un gusto nuovo..)
tu e il tuo gelato
tu e il tuo rito.
lo finivi soddisfatto, felice come un bimbo,
i tuoi occhi pieni di luce, il tuo sorriso immenso,
ti giravi verso di me e cercavi la mia mano...
e insieme abbracciati sparivamo tra la folla di quelle feste.
la felicità era solo un gesto, uno sguardo, un abbraccio... un gelato rinfrescante...
la felicità eri tu, ero io... eravamo noi... tra la folla... dove c'eravamo solo noi.
due lacrime, sul mio viso scivolano silenziosamente.
Ricordo quelle sere di passate estati
a mangiar gelati
e tu lo gustavi in cono col cucchiaino... spatolando... recuperando... giocando...
poi lo portavi alla bocca e miravi il tuo cono come fosse un magico dono...
spostavi lo sguardo sulla folla, senza guardare nessuno in particolare,
poi tornavi al tuo gelato... non ricordo i tuoi gusti preferiti e questo un pò mi spiace...
qualche volta prendevi noce...(ma era un gusto nuovo..)
tu e il tuo gelato
tu e il tuo rito.
lo finivi soddisfatto, felice come un bimbo,
i tuoi occhi pieni di luce, il tuo sorriso immenso,
ti giravi verso di me e cercavi la mia mano...
e insieme abbracciati sparivamo tra la folla di quelle feste.
la felicità era solo un gesto, uno sguardo, un abbraccio... un gelato rinfrescante...
la felicità eri tu, ero io... eravamo noi... tra la folla... dove c'eravamo solo noi.
SCREAM
Stanco dell’ingiustizia
stanco degli schemi
abbastanza disgustato
allora cosa vuol dire
dandomi dei calci
devo alzarmi
E’ corrotto come sembra
tutto il sistema fa schifo
Guardare nell’ombra
venire alla luce
mi dice che ho torto
allora devi provare che hai ragione
stai svendendo anime ma
devo diventare più forte
e non mi arrenderò
Con questa confusione non hai voglia di urlare
il tuo comportamento abusivo e vittimizzante entro lo schema
cerchi di fronteggiare ogni bugia che loro anializzano
qualcuno per favore abbia pietà perchè non ce la faccio più
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
Sono stanco di sentire raccontare la storia a modo tuo
sta causando confusione
tu pensi vada bene
continui a cambiare le regole
mentre giochi
non ce la faccio più
penso potrei impazzire
Con questa confusione non hai voglia di urlare
il tuo comportamento abusivo e vittimizzante entro lo schema
cerchi di fronteggiare ogni bugia
Oh padre per favore abbi pietà perchè non ce la faccio più
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
oh mio dio non posso credere a ciò che ho visto in tv
sono rimasta disgustata da tutta quella ingiustizia
tutta quell’ingiustizia
"Un uomo è stato brutalmente picchiato a morte
da un polizziotto dopo essere stato ingiustamente identificato
come sospetto colpevole di una rapina
L’uomo aveva 18 anni ed era nero."
Con tali collusioni non ti viene voglia di urlare
il tuo comportamento abusivo e vittimizzante entro lo schema
cerchi di fronteggiare ogni bugia
Oh fratello per favore abbi pietà perchè non ce la faccio più
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
Smettetela di farmi pressione
smettetela
smettetela di farmi pressione
mi fai venire voglia di urlare
Tired of injustice
Tired of the schemes
Kinda disgusted
So what does it mean
Kicking me down
I got to get up
As jacked as it sounds
The whole system sucks
Peek in the shadow
Come into the light
You tell me I’m wrong
Then you better prove you’re right
You’re sellin’ out souls
I care about mine
I’ve got to get stronger
And I won’t give up the fight
With such confusion don’t itmake you wanna scream
You bash abusing victimize within the scheme
You try to cope with every lie they scrutinize
Somebody please have mercy cause I just can’t take it
Chorus:
Stop pressurin’ me
Just stop pressurin’ me
Stop pressurin’ me
Make me wanna scream
Stop pressurin’ me
Just stop pressurin’ me
Stop pressurin’ me
Make you just wanna scream
Tired of you tellin’ the story your way
It’s causin’ confusion
You think it’s okay
Keep changin’ the rules
While you’re playin’ the game
I can’t take it much longer
I think I might go insane
With such confusion don’t it make you wanna scream
Your bash abusing vicitimize within the scheme
You find your pleasure scandalizin’ every lie
Oh Father, please have mercy cause I just can’t take it
Chorus:
Stop pressurin’ me
Just stop pressurin’ me
Stop pressurin’ me
Make me wanna scream
Stop pressurin’ me
Just stop pressurin’ me
Stop fuckin’ with me
Make me wanna scream
Oh my God, can’t believe what I saw
As I turned on the TV this evening
I was disgusted by all the injustice
All the injustice
All the injustice
(“A man has been brutally beaten to death by Police
after being wrongly identified as a robbery suspect.
The man was an 18 year old black man..”)
With such collusions don’t it make you wanna scream
Your bash abusin’ victimize within the scheme
You try to cope with every lie they scrutinize
Oh brother please have mercy cause I just can’t take it
forse senza senso
si dice che quando si tocca il fondo, si può solo risalire... oppure se sei troppo debole puoi rimanerci su quel fondo... elucubrazioni mentali che sembrano portarti solo verso il baratro, dove non riesci a trovare uno spiraglio, dove non riesci a vedere una luce, questi ragionamenti meticolosi, contorti... possono solo indurre alla pazzia.
C'è troppo odio, troppo egoismo, non c'è perdono, non esiste confronto... l'uomo può arrivare ad essere molto crudele con i propri simili o peggio ancora con se stesso. la presa di coscienza di cui sono convinta è che certe cose dovremmo lasciarcele alle spalle, senza dedicarvi troppo interesse, liberarsi dalle catene e ricominciare, ricominciare ed essere migliori. Migliorare se stessi, essere più fiduciosi nei propri riguardi, solo così ci si può aprire agli altri e dar fiducia. non tutte le persone sono uguali per fortuna.
C'è troppo odio, troppo egoismo, non c'è perdono, non esiste confronto... l'uomo può arrivare ad essere molto crudele con i propri simili o peggio ancora con se stesso. la presa di coscienza di cui sono convinta è che certe cose dovremmo lasciarcele alle spalle, senza dedicarvi troppo interesse, liberarsi dalle catene e ricominciare, ricominciare ed essere migliori. Migliorare se stessi, essere più fiduciosi nei propri riguardi, solo così ci si può aprire agli altri e dar fiducia. non tutte le persone sono uguali per fortuna.
lunedì 7 novembre 2011
Quando inizi ad agitare una spada...
Alcune persone cercano di gestire il loro matrimonio attraverso una spada.
Appena sposati, si comportano l'uno con l'altra con estrema gentilezza.
Ma dopo qualche tempo, invece di servirsi e incoraggiarsi reciprocamente, permettono che una spada sostituisca la gentilezza. Uno dei due inizia a costringere l'altro a fare le cose nella propria maniera e, ben presto, la lingua si trasforma in una spada. E così... Quando inizi ad agitare una spada, le persone intorno a te o corrono verso di te, restando ferite, o tornano indietro. Non funziona nel matrimonio... nessuno può venire a dirti come comportarti. Non funziona così, non si può dire " io ho ragione e tu hai torto".
Appena sposati, si comportano l'uno con l'altra con estrema gentilezza.
Ma dopo qualche tempo, invece di servirsi e incoraggiarsi reciprocamente, permettono che una spada sostituisca la gentilezza. Uno dei due inizia a costringere l'altro a fare le cose nella propria maniera e, ben presto, la lingua si trasforma in una spada. E così... Quando inizi ad agitare una spada, le persone intorno a te o corrono verso di te, restando ferite, o tornano indietro. Non funziona nel matrimonio... nessuno può venire a dirti come comportarti. Non funziona così, non si può dire " io ho ragione e tu hai torto".
sabato 5 novembre 2011
pensieri del 16.02.2011
Oggi in uno dei miei cartoni che avevo riposto in garage ho ritovato un quaderno, che pensavo di aver lasciato indietro ed invece mi ha seguito... una pagina mi ha colpita rileggendola ed ora voglio riportarla qui, in questo piccolo spazio da me creato...
Questa mattina mi sono svegliata con la musica di una fievole pioggia;
mi piace quando piove, la pioggia nutre le piante;
mi fa pensare all'infanzia...
quando pioveva, io all'inizio mi rattristavo un pò;
pensavo che la pioggia fosse un pianto;
pensavo fossero le lacrime di Gesù...
nessuno mi aveva messo questa idea in testa (per quel che posso ricordare)
penso fosse partito da me.
mentre pensavo alle lacrime e a quanto potesse essere triste Gesù, per le cose brutte che accadevano, io correvo fuori in giardino, danzavo sotto la pioggia e sorridevo "non piangere più farò la buona!"
come si è ingenui da bamibini...
e pensare che ci credevo davvero.
potevo avere dai 2 ai 3 anni credo.
Ed ecco qui ho appena rivelato una cosa molto ma molto intima del mio passato...
come mi sento ora? uguale a prima... fino a quando qualcuno non commenterà...
Questa mattina mi sono svegliata con la musica di una fievole pioggia;
mi piace quando piove, la pioggia nutre le piante;
mi fa pensare all'infanzia...
quando pioveva, io all'inizio mi rattristavo un pò;
pensavo che la pioggia fosse un pianto;
pensavo fossero le lacrime di Gesù...
nessuno mi aveva messo questa idea in testa (per quel che posso ricordare)
penso fosse partito da me.
mentre pensavo alle lacrime e a quanto potesse essere triste Gesù, per le cose brutte che accadevano, io correvo fuori in giardino, danzavo sotto la pioggia e sorridevo "non piangere più farò la buona!"
come si è ingenui da bamibini...
e pensare che ci credevo davvero.
potevo avere dai 2 ai 3 anni credo.
Ed ecco qui ho appena rivelato una cosa molto ma molto intima del mio passato...
come mi sento ora? uguale a prima... fino a quando qualcuno non commenterà...
lunedì 24 ottobre 2011
assenza
vorrei esser vento che t'accarezza lieve
t'investe e regalarti un'emozione lontana
vorrei cadere silenziosa come neve
arrivare in una notte e donarti questa magia inaspettata
vorrei essere quel fievole raggio
che ti riscalda la guancia
come una mattina di maggio
ma ora è il nulla che m'abbraccia
senso di incolmabile vuoto
tu sei lontano
troverò l'antidoto
come le orme su neve che si cancellano
e di te conserverò solo una foto
sabato 22 ottobre 2011
rainbow
Da qualche parte sopra l'arcobaleno proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto, lì volano uccelli blu e i tuoi sogni. Un giorno esprimerò un desiderio su una stella cadente, mi sveglierò quando le nuvole saranno lontane dietro di me dove i problemi si fondono come gocce di limone, lassù in alto, sulle cime dei camini è proprio lì che mi troverai da qualche parte sopra l'arcobaleno volano uccelli blu e i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?
Beh vedo gli alberi del prato e anche le rose rosse le guarderò mentre fioriscono per me e per te e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo sono anche sui visi delle persone che passano vedo degli amici che salutano dicono "come stai?" in realtà stanno dicendo "ti voglio bene" ascolto i pianti dei bambini e li vedo crescere impareranno molto di più di quello che sapremo e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
oh perchè, perchè non posso io?
Beh vedo gli alberi del prato e anche le rose rosse le guarderò mentre fioriscono per me e per te e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo sono anche sui visi delle persone che passano vedo degli amici che salutano dicono "come stai?" in realtà stanno dicendo "ti voglio bene" ascolto i pianti dei bambini e li vedo crescere impareranno molto di più di quello che sapremo e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
giovedì 13 ottobre 2011
flashback
Ed oggi,
dopo molti anni ho rimesso piede in quel bar, che a me era tanto familiare in passato, quel bar dove andavo sapendo di trovarti. nei tardi pomeriggi d'estate, sapevo che eri lì, a svagarti con tuoi amici dopo il lavoro, giocavi briscola, in quella saletta, annebbiata dal fumo di sigaretta. entravo lì sapendo di trovarti...
"Ciao papi..." "Ciiiao Stellina" mi mettevo dietro di te, un abbraccio e un bacio; ti osservavo mentre contnuavi a giocare, facevi strane smorfie col viso, gesti impalpabili con le mani (i segnali di gioco)... "Che c'è? come mai qui?" "ero solo venuta a salutarti... torno con te a casa?" "una mezz'oretta e ce ne andiamo?" "OK, a dopo papà"
Ed oggi quel bar mi è parso vuoto, ho sbirciato in quella saletta, ma tu non ci sei più a giocare a briscola, ed io non posso più avere un tuo abbraccio.
mi manchi tanto sai?
dopo molti anni ho rimesso piede in quel bar, che a me era tanto familiare in passato, quel bar dove andavo sapendo di trovarti. nei tardi pomeriggi d'estate, sapevo che eri lì, a svagarti con tuoi amici dopo il lavoro, giocavi briscola, in quella saletta, annebbiata dal fumo di sigaretta. entravo lì sapendo di trovarti...
"Ciao papi..." "Ciiiao Stellina" mi mettevo dietro di te, un abbraccio e un bacio; ti osservavo mentre contnuavi a giocare, facevi strane smorfie col viso, gesti impalpabili con le mani (i segnali di gioco)... "Che c'è? come mai qui?" "ero solo venuta a salutarti... torno con te a casa?" "una mezz'oretta e ce ne andiamo?" "OK, a dopo papà"
Ed oggi quel bar mi è parso vuoto, ho sbirciato in quella saletta, ma tu non ci sei più a giocare a briscola, ed io non posso più avere un tuo abbraccio.
mi manchi tanto sai?
mercoledì 12 ottobre 2011
Planet Earth
Planet Earth, my home, my place
A capricious anomaly in the sea of space
Planet Earth are you just
Floating by, a cloud of dust
A minor globe, about to bust
A piece of metal bound to rust
A speck of matter in a mindless void
A lonely spacship, a large asteroid
Cold as a rock without a hue
Held together with a bit of glue
Something tells me this isn't true
You are my swweetheart soft and blue
Do you care, have you a part
In the deepest emotions of my own heart
Tender with breezes caressing and whole
Alive with music, haunting my soul.
In my veins I've felt the mystery
Of corridors of time, books of hisotry
Life songs of ages throbbing in my blood
Have danced the rhythm of the tide and flood
Your misty clouds, your electric storm
Were turbulent tempests in my own form
I've licked the salt, the bitter, the sweet
Of every encounter, of passion, of heat
Your riotous color, your fragrance, your taste
Have thrilled my senses beyond all haste
In your beuaty, I've known the how
Of timeless bliss, this moment of now
Planet Earth are you just
Floating by, a cloud of dust
A minor globe, about to bust
A piece of metal bound to rust
A speck of matter in a mindless void
A lonely spacship, a large asteroid
Cold as a rock without a hue
Held together with a bit of glue
Something tells me this isn't true
You are my swweetheart gentle and blue
Do you care, have you a part
In the deepest emotions of my own heart
Tender with breezes caressing and whole
Alive with music, haunting my soul.
Planet Earth, gentle and blue
With all my heart, I love you
Traduzione in rima di Isabella Bresci
Pianeta Terra
Pianeta Terra, mia dimora graziosa
Nelloceano di spazio anomalia capricciosa,
Pianeta Terra, in aria galleggi
Come polvere nel vuoto volteggi,
Un globo minuscolo che sta per scoppiare
Un pezzo di metallo destinato a deteriorare,
Un granello di materia in un vuoto incurante
Unastronave solitaria, un asteroide roteante
Fredda roccia, insignificante zolla
Tenuta insieme da un po di colla
Qualcosa mi dice che non è vero
Sei il mio pianeta azzurro, il mio amore sincero,
Della mia vita sei una parte
Dal cuore fai nascere la mia arte,
Con tenera brezza accarezzi i fiori
Con musica viva la mia anima sfiori.
Nelle mie vene unantica memoria
Per te il Tempo ha scritto eoni di storia,
Nel mio sangue pulsano canzoni antiche
Maree e cicloni danzano nella mia psiche,
I tuoi temporali, le tue nuvole nebbiose
In me prendono forma di tempeste rabbiose,
Ho assaggiato il salato, lamaro e la dolcezza
Di ogni incontro, passione e carezza,
Le mille fragranze, i tuoi colori intensi
Oltre ogni limite hanno eccitato i miei sensi,
Nella tua bellezza, ho riconosciuto solamente
La beatitudine senza tempo del momento presente,
Pianeta Terra, mia dimora graziosa
Nelloceano di spazio anomalia capricciosa,
Pianeta Terra, in aria galleggi
Come polvere nel vuoto volteggi,
Un globo minuscolo che sta per scoppiare
Un pezzo di metallo destinato a deteriorare,
Un granello di materia in un vuoto incurante
Unastronave solitaria, un asteroide roteante,
Fredda roccia, insignificante zolla
Tenuta insieme da un po di colla,
Qualcosa mi dice che non è vero
Sei il mio pianeta azzurro, il mio amore sincero,
Della mia vita sei una parte
Dal cuore fai nascere la mia arte.
Pianeta Terra, gentile e blu
Dal cuore ti amo come sai tu.
ascolta
Chuidi gli occhi, senti il calore del sole e dei suoi tiepidi raggi, avvolge e riscalda dolcemente il tuo corpo; sul viso un alito di vento fresco ti accarezza e passando tra i capelli li scompiglia un pò, non molto lontano odi il tenero canto degli uccelli, fa sembrare quasi primavera; ma siamo già alla metà del mese di ottobre... Senti... la terra umida e morbida, sotto i piedi nudi. Abbandona i sensi in questo piccolo angolo di pianeta... sei solo un puntino microscopico, ma quante cose riesci a sentire se solo per un attimo ti fermi ad ascoltare, ad ascoltarti. Apri gli occhi, stenditi su questo morbido prato, su di te il cielo infinito, qua e là qualche bianca nuvoletta solitaria che pian piano assume forme diverse, modellata dal vento; la sagoma di un uccello attraversa quel pezzetto di cielo che stai osservando, ne segui il suo volo :" chissà come ci si deve sentire a scrutare tutto dall'alto... se tu fossi un uccello ti sentiresti il padrone del mondo? ti sentiresti libero?" ... "credo che se fossi un uccello, probabilmente non mi porrei tutte queste domande... solo gli uomini vivono di se e di ma..." Ora quell'uccello si è posato su di un albero... " chissà come deve essere la vita di un albero... osservare silenzioso e immobile il mutare delle stagioni, delle cose intorno a lui... essere casa per tante piccole creature o solo un punto di ristoro per animali di passaggio... Chissà se soffre, quando gli si spezza un ramo..." (qualcuno ha detto che possono guarire...)
chiudi di nuovo gli occhi, le mani poggiate sulla terra, senti i fili d'erba fra le dita, il vento ti accarezza; nel frattempo quelle nuvolette si sono pian piano addensate, erano leggere, soffici e morbide ed ora son diventate pesanti e minacciose... rimani ancora steso sul quel prato... senti l'odore della pioggia arrivare... che bella sensazione... quell'odore pungente che ti entra dentro. Una goccia cade sulle labbra, poi un'altra bagna il viso, le mani, i piedi... la pioggia con ritmo cantilentante scende silenziosa... assaggiane un pò... sorridi alla pioggia, sorridi al mondo, sorridi alla natura... ascoltala ha tante cose da raccontarti.
chiudi di nuovo gli occhi, le mani poggiate sulla terra, senti i fili d'erba fra le dita, il vento ti accarezza; nel frattempo quelle nuvolette si sono pian piano addensate, erano leggere, soffici e morbide ed ora son diventate pesanti e minacciose... rimani ancora steso sul quel prato... senti l'odore della pioggia arrivare... che bella sensazione... quell'odore pungente che ti entra dentro. Una goccia cade sulle labbra, poi un'altra bagna il viso, le mani, i piedi... la pioggia con ritmo cantilentante scende silenziosa... assaggiane un pò... sorridi alla pioggia, sorridi al mondo, sorridi alla natura... ascoltala ha tante cose da raccontarti.
martedì 11 ottobre 2011
Lioni (alcuni cenni storici) parte prima
Chi è amante della serenità di spirito e di aria balsamica, non può restare indifferente dinanzi ai monti che si elevano a cornice intorno a questo piccolo paese, sulle cui balze si presentano scenari fantastici di poggi e gobbe, popolati di ombrosi olmi, degradanti in amene vallate tappezzate di fiori, di pianure ondendeggianti di messi, attraversate da gorgolianti ruscelli, anelanti fra file di salici e pioppi, di sfociare nel tauriforme Ofanto.
Per avere un concetto preciso delle origini di Lioni, è doveroso navigare in quel grande oceano di storia quale è il periodo dell'espansione della potenza di Roma. In questo periodo, ed anche prima, Lioni esisteva quale centro indipendente sotto il nome di Ferrentina, a pochi chilometri dell'attuale cittadina, sulla riva destra dell'alto Ofanto. Non ci è dato conoscere con esattezza a quali tribù o gruppi etnici appartenessero i primi uomini che si stanziarono in modo stabile lungo l'alta riva di questo fiume, ove furono certamente attratti oltre che dalla necessità di fornirsi d'acqua, anche dal bisogno di garantirsi un'esistenza meno rischiosa, al riparo, lungo le balze dei monti circostanti, dalle insidie di aggressioni di tribù più prepontenti. il clima umido della zona e le pianure ombreggiate, adatte alle colture più elementari, costituivano inoltre per essi l'ambiente ideale per una forma approssimativa di organizzazione economica collettiva.
Dai fatti nomati da Tito Livio (lo storico autorizzato dalla Roma Imperiale), si può intravedere che questo popolo era già una realtà politica economica organizzata, con fiorenti centri e con colonie oltre i confini dello stato.
Rare o nulle sono pertanto le testimonianze della civiltà di quel tempo remotissimo, poichè per una dura e severa politica dei romani di distruggere ogni memoria dei popoli vinti, nè Tito Livio nè alltri storici ci hanno potuto tramandare le gesta , il culto, le pratiche religiose e le abilità politiche di questa civiltà.
Per avere un concetto preciso delle origini di Lioni, è doveroso navigare in quel grande oceano di storia quale è il periodo dell'espansione della potenza di Roma. In questo periodo, ed anche prima, Lioni esisteva quale centro indipendente sotto il nome di Ferrentina, a pochi chilometri dell'attuale cittadina, sulla riva destra dell'alto Ofanto. Non ci è dato conoscere con esattezza a quali tribù o gruppi etnici appartenessero i primi uomini che si stanziarono in modo stabile lungo l'alta riva di questo fiume, ove furono certamente attratti oltre che dalla necessità di fornirsi d'acqua, anche dal bisogno di garantirsi un'esistenza meno rischiosa, al riparo, lungo le balze dei monti circostanti, dalle insidie di aggressioni di tribù più prepontenti. il clima umido della zona e le pianure ombreggiate, adatte alle colture più elementari, costituivano inoltre per essi l'ambiente ideale per una forma approssimativa di organizzazione economica collettiva.
Dai fatti nomati da Tito Livio (lo storico autorizzato dalla Roma Imperiale), si può intravedere che questo popolo era già una realtà politica economica organizzata, con fiorenti centri e con colonie oltre i confini dello stato.
Rare o nulle sono pertanto le testimonianze della civiltà di quel tempo remotissimo, poichè per una dura e severa politica dei romani di distruggere ogni memoria dei popoli vinti, nè Tito Livio nè alltri storici ci hanno potuto tramandare le gesta , il culto, le pratiche religiose e le abilità politiche di questa civiltà.
Will you be there
Hold me
Like the river Jordan
And I will then say to thee
You are my friend
Carry me
Like you are my brother
Love me like a mother
Will you be there?
When weary
Tell me will you hold me
When wrong, will you mold me
When lost will you find me?
But they told me
A man should be faithful
And walk when not able
And fight til the end
But I'm only human
Everyone's taking control of me
Seems that the world'sGot a role for me
I'm so confused
Will you show to me
You'll be there for me
And care enough to bear me
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Hold me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
(Carry)
(Carry me boldly)
(Lift me up slowly)
(Carry me there)
(Save me)
(Heal me and bathe me)
(Softly you say to me)
(I will be there)
(Lift me)
(Lift me up slowly)
(Carry me boldly)
(Show me you care)
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Carry me there)
(Need me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
In our darkest hour
In my deepest despair
Will you still care?
Will you be there?
In my trials
And my tribulations
Through our doubts
And frustrations
In my violence
In my turbulence
Through my fear
And my confessions
In my anguish and my pain
Through my joy and my sorrow
In the promise of tomorrow
I'll never let you part
For you're always in my heart
Stringimi come il fiume Giordano e così allora ti dirò che sei mio amico, portami come se fossi mio fratello, amami come farebbe una madre, ci sarai? quando sarò stanco, dimmi, mi stingerai a te? quando sbaglierò, mi darai la giusta direzione? quando mi smarrirò, mi troverai? ma mi hanno detto che un uomo dovrebbe essere fedele e dovrebbe camminare anche se non può e combattere fino alla fine, ma sono solo umano, tutti mi stanno controllando, sembra che il mondo abbia un ruolo per me, sono così confuso, mi farai capire, sarai lì per me e ti occuperai abbastanza da sopportarmi? (stringimi) (abbassa la testa) (gentilmente) (portami là) (stringimi) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto) (portami) (portami con decisione) (sollevami lentamente) (portami là) (salvami) (guariscimi e lavami) (dimmi dolcemente) (ci sarà) (sollevami) (sollevami lentamente) (portami con decisione) (dimostrami che mi ami) (stringimi) (abbassa la testa) (dolcemente poi con decisione) (portami là) (dimostrami il tuo affetto) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto)
nei nostri momenti più bui; nella mia disperazione più profonda; mi vorrai ancora bene? ci sarai? nelle mie difficoltà; nei dubbi e nelle frustrazioni; nella mia violenza; nella mia turbolenza; nella paura e nelle mie confessioni; nell'ansia e nel dolore; attraverso la mia gioia ed il mio dolore; nella promessa di un altro giorno; non permetterò mai di andartene; perchè sarai sempre nel mio cuore.
più che una canzone, una vera e propria preghiera.
Ci sono delle volte in cui un essere umano compie gesti, o dice qualcosa, che può ferire un altro essere umano, al di là di ogni immaginazione.
Di errori, scelte sbagliate ne commettiamo molte, alcune superabili come un battito di ciglia, altre pesanti come macigni. Ferite ne ho avute molte, proprio da chi consideravo importante negli affetti e più queste persone sono importanti per te e più ti fanno male quando sbagliano... è normale che sia così.
Per superare il dolore bisogna aspettare, lasciare le ferite all'aria per fare in modo che si rimarginino e cicatrizzino il più presto possibile, ma la cicatrice rimane lì a ricordarci,
ricordarci di un torto subito o anche fatto... le ferite... si, possiamo infliggercele anche da soli... l'imporatnte è imparare dai nostri errori, imparare a migliorare noi stessi, non saremo mai perfetti... continueremo a sbagliare, l'importante è saperli riconoscere e ammetterli a noi stessi.
lunedì 21 marzo 2011
primavera
Oggi è il primo giorno di primavera, anche se non sembra, le nuvole pesanti si avvicinano l'una contro l'altra, minacciando tempesta. L'aria fredda e pungente; io guardo fuori dalla mia finestra, Montevergine ricoperto in punta da una spolveratina di neve. Credo che per oggi non se ne parli di uscire.
Tufo
Qualche giorno fa mi sono recata a Tufo, un paesino della provincia di Avellino, dove producono il Greco.
E lì ho scoperto un posto che non immaginavo esserci, oltre al vino che è molto apprezzato, il paese in passato era famoso anche per la sua miniera di zolfo. Dopo un breve tour la mia curiosità non si è placata, quindi una volta tornata a casa ho fatto varie ricerche e questo è quanto ho appreso da vari siti :
Era il 1866 quando Francesco Di Marzo mentre faceva una passeggiata a cavallo scoprì una pietra accesa da una contadina che bruciava. Sentì l’odore dello zolfo e capì. Il giacimento di zolfo di Tufo fu per molti anni uno dei più importanti del bacino minerario italiano, tanto che stand espositivi delle Miniere erano presenti presso la Fiera di Milano e quella di Bari.
E lì ho scoperto un posto che non immaginavo esserci, oltre al vino che è molto apprezzato, il paese in passato era famoso anche per la sua miniera di zolfo. Dopo un breve tour la mia curiosità non si è placata, quindi una volta tornata a casa ho fatto varie ricerche e questo è quanto ho appreso da vari siti :
Era il 1866 quando Francesco Di Marzo mentre faceva una passeggiata a cavallo scoprì una pietra accesa da una contadina che bruciava. Sentì l’odore dello zolfo e capì. Il giacimento di zolfo di Tufo fu per molti anni uno dei più importanti del bacino minerario italiano, tanto che stand espositivi delle Miniere erano presenti presso la Fiera di Milano e quella di Bari.
Fino agli anni 1940/1950 Tufo fu luogo di emigrazione per genti provenienti dalla Campania, ma anche da altre regioni d'Italia.
In pieno regime produttivo la Miniera di zolfo dava lavoro a più di 200 persone, uomini e donne divisi tra i diversi reparti.
La miniera era come un paese, le gallerie si estendevano per più di 30 km nel sottosuolo e scendevano fino a 400/500m di profondità.
Questo è quello che rimane a noi oggi, uno degli esempi più importanti per l'Irpinia di archeologia industriale.
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