martedì 11 ottobre 2011

Lioni (alcuni cenni storici) parte prima

Chi è amante della serenità di spirito e di aria balsamica, non può restare indifferente dinanzi ai monti che si elevano a cornice intorno a questo piccolo paese, sulle cui balze si presentano scenari fantastici di poggi e gobbe, popolati di ombrosi olmi, degradanti in amene vallate tappezzate di fiori, di pianure ondendeggianti di messi, attraversate da gorgolianti ruscelli, anelanti fra file di salici e pioppi, di sfociare nel tauriforme Ofanto.



Per avere un concetto preciso delle origini di Lioni, è doveroso navigare in quel grande oceano di storia quale è il periodo dell'espansione della potenza di Roma. In questo periodo, ed anche prima, Lioni esisteva quale centro indipendente sotto il nome di Ferrentina, a pochi chilometri dell'attuale cittadina, sulla riva destra dell'alto Ofanto. Non ci è dato conoscere con esattezza a quali tribù o gruppi etnici appartenessero i primi uomini che si stanziarono in modo stabile lungo l'alta riva di questo fiume, ove furono certamente attratti oltre che dalla necessità di fornirsi d'acqua, anche dal bisogno di garantirsi un'esistenza meno rischiosa, al riparo, lungo le balze dei monti circostanti, dalle insidie di aggressioni di tribù più prepontenti. il clima umido della zona e le pianure ombreggiate, adatte alle colture più elementari, costituivano inoltre per essi l'ambiente ideale per una forma approssimativa di organizzazione economica collettiva.
Dai fatti nomati da Tito Livio (lo storico autorizzato dalla Roma Imperiale), si può intravedere che questo popolo era già una realtà politica economica organizzata, con fiorenti centri e con colonie oltre i confini dello stato.
Rare o nulle sono pertanto le testimonianze della civiltà di quel tempo remotissimo, poichè per una dura e severa politica dei romani di distruggere ogni memoria dei popoli vinti, nè Tito Livio nè alltri storici ci hanno potuto tramandare le gesta , il culto, le pratiche religiose e le abilità politiche di questa civiltà.

Will you be there


Hold me

Like the river Jordan

And I will then say to thee

You are my friend

Carry me

Like you are my brother

Love me like a mother

Will you be there?

When weary

Tell me will you hold me

When wrong, will you mold me

When lost will you find me?

But they told me

A man should be faithful

And walk when not able

And fight til the end

But I'm only human

Everyone's taking control of me

Seems that the world'sGot a role for me

I'm so confused

Will you show to me

You'll be there for me

And care enough to bear me

(Hold me)

(Lay your head lowly)

(Softly then boldly)

(Hold me)

(Love me and feed me)

(Kiss me and free me)

(I will feel blessed)

(Carry)

(Carry me boldly)

(Lift me up slowly)

(Carry me there)

(Save me)

(Heal me and bathe me)

(Softly you say to me)

(I will be there)

(Lift me)

(Lift me up slowly)

(Carry me boldly)

(Show me you care)

(Hold me)

(Lay your head lowly)

(Softly then boldly)

(Carry me there)

(Need me)

(Love me and feed me)

(Kiss me and free me)

(I will feel blessed)





In our darkest hour

In my deepest despair

Will you still care?

Will you be there?

In my trials

And my tribulations

Through our doubts

And frustrations

In my violence

In my turbulence

Through my fear

And my confessions

In my anguish and my pain

Through my joy and my sorrow

In the promise of tomorrow

I'll never let you part

For you're always in my heart

Stringimi come il fiume Giordano e così allora ti dirò che sei mio amico, portami come se fossi mio fratello, amami come farebbe una madre, ci sarai? quando sarò stanco, dimmi, mi stingerai a te? quando sbaglierò, mi darai la giusta direzione? quando mi smarrirò, mi troverai? ma mi hanno detto che un uomo dovrebbe essere fedele e dovrebbe camminare anche se non può e combattere fino alla fine, ma sono solo umano, tutti mi stanno controllando, sembra che il mondo abbia un ruolo per me, sono così confuso, mi farai capire, sarai lì per me e ti occuperai abbastanza da sopportarmi? (stringimi) (abbassa la testa) (gentilmente) (portami là) (stringimi) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto) (portami) (portami con decisione) (sollevami lentamente) (portami là) (salvami) (guariscimi e lavami) (dimmi dolcemente) (ci sarà) (sollevami) (sollevami lentamente) (portami con decisione) (dimostrami che mi ami) (stringimi) (abbassa la testa) (dolcemente poi con decisione) (portami là) (dimostrami il tuo affetto) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto)

nei nostri momenti più bui; nella mia disperazione più profonda; mi vorrai ancora bene? ci sarai? nelle mie difficoltà; nei dubbi e nelle frustrazioni; nella mia violenza; nella mia turbolenza; nella paura e nelle mie confessioni; nell'ansia e nel dolore; attraverso la mia gioia ed il mio dolore; nella promessa di un altro giorno; non permetterò mai di andartene; perchè sarai sempre nel mio cuore.


più che una canzone, una vera e propria preghiera.
Ci sono delle volte in cui un essere umano compie gesti, o dice qualcosa, che può ferire un altro essere umano, al di là di ogni immaginazione.
Di errori, scelte sbagliate ne commettiamo molte, alcune superabili come un battito di ciglia, altre pesanti come macigni. Ferite ne ho avute molte, proprio da chi consideravo importante negli affetti e più queste persone sono importanti per te e più ti fanno male quando sbagliano... è normale che sia così.
Per superare il dolore bisogna aspettare, lasciare le ferite all'aria per fare in modo che si rimarginino e cicatrizzino il più presto possibile, ma la cicatrice rimane lì a ricordarci,
ricordarci di un torto subito o anche fatto... le ferite... si, possiamo infliggercele anche da soli... l'imporatnte è imparare dai nostri errori, imparare a migliorare noi stessi, non saremo mai perfetti... continueremo a sbagliare, l'importante è saperli riconoscere e ammetterli a noi stessi.