lunedì 24 ottobre 2011
assenza
vorrei esser vento che t'accarezza lieve
t'investe e regalarti un'emozione lontana
vorrei cadere silenziosa come neve
arrivare in una notte e donarti questa magia inaspettata
vorrei essere quel fievole raggio
che ti riscalda la guancia
come una mattina di maggio
ma ora è il nulla che m'abbraccia
senso di incolmabile vuoto
tu sei lontano
troverò l'antidoto
come le orme su neve che si cancellano
e di te conserverò solo una foto
sabato 22 ottobre 2011
rainbow
Da qualche parte sopra l'arcobaleno proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto, lì volano uccelli blu e i tuoi sogni. Un giorno esprimerò un desiderio su una stella cadente, mi sveglierò quando le nuvole saranno lontane dietro di me dove i problemi si fondono come gocce di limone, lassù in alto, sulle cime dei camini è proprio lì che mi troverai da qualche parte sopra l'arcobaleno volano uccelli blu e i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?
Beh vedo gli alberi del prato e anche le rose rosse le guarderò mentre fioriscono per me e per te e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo sono anche sui visi delle persone che passano vedo degli amici che salutano dicono "come stai?" in realtà stanno dicendo "ti voglio bene" ascolto i pianti dei bambini e li vedo crescere impareranno molto di più di quello che sapremo e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
oh perchè, perchè non posso io?
Beh vedo gli alberi del prato e anche le rose rosse le guarderò mentre fioriscono per me e per te e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo sono anche sui visi delle persone che passano vedo degli amici che salutano dicono "come stai?" in realtà stanno dicendo "ti voglio bene" ascolto i pianti dei bambini e li vedo crescere impareranno molto di più di quello che sapremo e penso tra me e me "che mondo meraviglioso!"
giovedì 13 ottobre 2011
flashback
Ed oggi,
dopo molti anni ho rimesso piede in quel bar, che a me era tanto familiare in passato, quel bar dove andavo sapendo di trovarti. nei tardi pomeriggi d'estate, sapevo che eri lì, a svagarti con tuoi amici dopo il lavoro, giocavi briscola, in quella saletta, annebbiata dal fumo di sigaretta. entravo lì sapendo di trovarti...
"Ciao papi..." "Ciiiao Stellina" mi mettevo dietro di te, un abbraccio e un bacio; ti osservavo mentre contnuavi a giocare, facevi strane smorfie col viso, gesti impalpabili con le mani (i segnali di gioco)... "Che c'è? come mai qui?" "ero solo venuta a salutarti... torno con te a casa?" "una mezz'oretta e ce ne andiamo?" "OK, a dopo papà"
Ed oggi quel bar mi è parso vuoto, ho sbirciato in quella saletta, ma tu non ci sei più a giocare a briscola, ed io non posso più avere un tuo abbraccio.
mi manchi tanto sai?
dopo molti anni ho rimesso piede in quel bar, che a me era tanto familiare in passato, quel bar dove andavo sapendo di trovarti. nei tardi pomeriggi d'estate, sapevo che eri lì, a svagarti con tuoi amici dopo il lavoro, giocavi briscola, in quella saletta, annebbiata dal fumo di sigaretta. entravo lì sapendo di trovarti...
"Ciao papi..." "Ciiiao Stellina" mi mettevo dietro di te, un abbraccio e un bacio; ti osservavo mentre contnuavi a giocare, facevi strane smorfie col viso, gesti impalpabili con le mani (i segnali di gioco)... "Che c'è? come mai qui?" "ero solo venuta a salutarti... torno con te a casa?" "una mezz'oretta e ce ne andiamo?" "OK, a dopo papà"
Ed oggi quel bar mi è parso vuoto, ho sbirciato in quella saletta, ma tu non ci sei più a giocare a briscola, ed io non posso più avere un tuo abbraccio.
mi manchi tanto sai?
mercoledì 12 ottobre 2011
Planet Earth
Planet Earth, my home, my place
A capricious anomaly in the sea of space
Planet Earth are you just
Floating by, a cloud of dust
A minor globe, about to bust
A piece of metal bound to rust
A speck of matter in a mindless void
A lonely spacship, a large asteroid
Cold as a rock without a hue
Held together with a bit of glue
Something tells me this isn't true
You are my swweetheart soft and blue
Do you care, have you a part
In the deepest emotions of my own heart
Tender with breezes caressing and whole
Alive with music, haunting my soul.
In my veins I've felt the mystery
Of corridors of time, books of hisotry
Life songs of ages throbbing in my blood
Have danced the rhythm of the tide and flood
Your misty clouds, your electric storm
Were turbulent tempests in my own form
I've licked the salt, the bitter, the sweet
Of every encounter, of passion, of heat
Your riotous color, your fragrance, your taste
Have thrilled my senses beyond all haste
In your beuaty, I've known the how
Of timeless bliss, this moment of now
Planet Earth are you just
Floating by, a cloud of dust
A minor globe, about to bust
A piece of metal bound to rust
A speck of matter in a mindless void
A lonely spacship, a large asteroid
Cold as a rock without a hue
Held together with a bit of glue
Something tells me this isn't true
You are my swweetheart gentle and blue
Do you care, have you a part
In the deepest emotions of my own heart
Tender with breezes caressing and whole
Alive with music, haunting my soul.
Planet Earth, gentle and blue
With all my heart, I love you
Traduzione in rima di Isabella Bresci
Pianeta Terra
Pianeta Terra, mia dimora graziosa
Nelloceano di spazio anomalia capricciosa,
Pianeta Terra, in aria galleggi
Come polvere nel vuoto volteggi,
Un globo minuscolo che sta per scoppiare
Un pezzo di metallo destinato a deteriorare,
Un granello di materia in un vuoto incurante
Unastronave solitaria, un asteroide roteante
Fredda roccia, insignificante zolla
Tenuta insieme da un po di colla
Qualcosa mi dice che non è vero
Sei il mio pianeta azzurro, il mio amore sincero,
Della mia vita sei una parte
Dal cuore fai nascere la mia arte,
Con tenera brezza accarezzi i fiori
Con musica viva la mia anima sfiori.
Nelle mie vene unantica memoria
Per te il Tempo ha scritto eoni di storia,
Nel mio sangue pulsano canzoni antiche
Maree e cicloni danzano nella mia psiche,
I tuoi temporali, le tue nuvole nebbiose
In me prendono forma di tempeste rabbiose,
Ho assaggiato il salato, lamaro e la dolcezza
Di ogni incontro, passione e carezza,
Le mille fragranze, i tuoi colori intensi
Oltre ogni limite hanno eccitato i miei sensi,
Nella tua bellezza, ho riconosciuto solamente
La beatitudine senza tempo del momento presente,
Pianeta Terra, mia dimora graziosa
Nelloceano di spazio anomalia capricciosa,
Pianeta Terra, in aria galleggi
Come polvere nel vuoto volteggi,
Un globo minuscolo che sta per scoppiare
Un pezzo di metallo destinato a deteriorare,
Un granello di materia in un vuoto incurante
Unastronave solitaria, un asteroide roteante,
Fredda roccia, insignificante zolla
Tenuta insieme da un po di colla,
Qualcosa mi dice che non è vero
Sei il mio pianeta azzurro, il mio amore sincero,
Della mia vita sei una parte
Dal cuore fai nascere la mia arte.
Pianeta Terra, gentile e blu
Dal cuore ti amo come sai tu.
ascolta
Chuidi gli occhi, senti il calore del sole e dei suoi tiepidi raggi, avvolge e riscalda dolcemente il tuo corpo; sul viso un alito di vento fresco ti accarezza e passando tra i capelli li scompiglia un pò, non molto lontano odi il tenero canto degli uccelli, fa sembrare quasi primavera; ma siamo già alla metà del mese di ottobre... Senti... la terra umida e morbida, sotto i piedi nudi. Abbandona i sensi in questo piccolo angolo di pianeta... sei solo un puntino microscopico, ma quante cose riesci a sentire se solo per un attimo ti fermi ad ascoltare, ad ascoltarti. Apri gli occhi, stenditi su questo morbido prato, su di te il cielo infinito, qua e là qualche bianca nuvoletta solitaria che pian piano assume forme diverse, modellata dal vento; la sagoma di un uccello attraversa quel pezzetto di cielo che stai osservando, ne segui il suo volo :" chissà come ci si deve sentire a scrutare tutto dall'alto... se tu fossi un uccello ti sentiresti il padrone del mondo? ti sentiresti libero?" ... "credo che se fossi un uccello, probabilmente non mi porrei tutte queste domande... solo gli uomini vivono di se e di ma..." Ora quell'uccello si è posato su di un albero... " chissà come deve essere la vita di un albero... osservare silenzioso e immobile il mutare delle stagioni, delle cose intorno a lui... essere casa per tante piccole creature o solo un punto di ristoro per animali di passaggio... Chissà se soffre, quando gli si spezza un ramo..." (qualcuno ha detto che possono guarire...)
chiudi di nuovo gli occhi, le mani poggiate sulla terra, senti i fili d'erba fra le dita, il vento ti accarezza; nel frattempo quelle nuvolette si sono pian piano addensate, erano leggere, soffici e morbide ed ora son diventate pesanti e minacciose... rimani ancora steso sul quel prato... senti l'odore della pioggia arrivare... che bella sensazione... quell'odore pungente che ti entra dentro. Una goccia cade sulle labbra, poi un'altra bagna il viso, le mani, i piedi... la pioggia con ritmo cantilentante scende silenziosa... assaggiane un pò... sorridi alla pioggia, sorridi al mondo, sorridi alla natura... ascoltala ha tante cose da raccontarti.
chiudi di nuovo gli occhi, le mani poggiate sulla terra, senti i fili d'erba fra le dita, il vento ti accarezza; nel frattempo quelle nuvolette si sono pian piano addensate, erano leggere, soffici e morbide ed ora son diventate pesanti e minacciose... rimani ancora steso sul quel prato... senti l'odore della pioggia arrivare... che bella sensazione... quell'odore pungente che ti entra dentro. Una goccia cade sulle labbra, poi un'altra bagna il viso, le mani, i piedi... la pioggia con ritmo cantilentante scende silenziosa... assaggiane un pò... sorridi alla pioggia, sorridi al mondo, sorridi alla natura... ascoltala ha tante cose da raccontarti.
martedì 11 ottobre 2011
Lioni (alcuni cenni storici) parte prima
Chi è amante della serenità di spirito e di aria balsamica, non può restare indifferente dinanzi ai monti che si elevano a cornice intorno a questo piccolo paese, sulle cui balze si presentano scenari fantastici di poggi e gobbe, popolati di ombrosi olmi, degradanti in amene vallate tappezzate di fiori, di pianure ondendeggianti di messi, attraversate da gorgolianti ruscelli, anelanti fra file di salici e pioppi, di sfociare nel tauriforme Ofanto.
Per avere un concetto preciso delle origini di Lioni, è doveroso navigare in quel grande oceano di storia quale è il periodo dell'espansione della potenza di Roma. In questo periodo, ed anche prima, Lioni esisteva quale centro indipendente sotto il nome di Ferrentina, a pochi chilometri dell'attuale cittadina, sulla riva destra dell'alto Ofanto. Non ci è dato conoscere con esattezza a quali tribù o gruppi etnici appartenessero i primi uomini che si stanziarono in modo stabile lungo l'alta riva di questo fiume, ove furono certamente attratti oltre che dalla necessità di fornirsi d'acqua, anche dal bisogno di garantirsi un'esistenza meno rischiosa, al riparo, lungo le balze dei monti circostanti, dalle insidie di aggressioni di tribù più prepontenti. il clima umido della zona e le pianure ombreggiate, adatte alle colture più elementari, costituivano inoltre per essi l'ambiente ideale per una forma approssimativa di organizzazione economica collettiva.
Dai fatti nomati da Tito Livio (lo storico autorizzato dalla Roma Imperiale), si può intravedere che questo popolo era già una realtà politica economica organizzata, con fiorenti centri e con colonie oltre i confini dello stato.
Rare o nulle sono pertanto le testimonianze della civiltà di quel tempo remotissimo, poichè per una dura e severa politica dei romani di distruggere ogni memoria dei popoli vinti, nè Tito Livio nè alltri storici ci hanno potuto tramandare le gesta , il culto, le pratiche religiose e le abilità politiche di questa civiltà.
Per avere un concetto preciso delle origini di Lioni, è doveroso navigare in quel grande oceano di storia quale è il periodo dell'espansione della potenza di Roma. In questo periodo, ed anche prima, Lioni esisteva quale centro indipendente sotto il nome di Ferrentina, a pochi chilometri dell'attuale cittadina, sulla riva destra dell'alto Ofanto. Non ci è dato conoscere con esattezza a quali tribù o gruppi etnici appartenessero i primi uomini che si stanziarono in modo stabile lungo l'alta riva di questo fiume, ove furono certamente attratti oltre che dalla necessità di fornirsi d'acqua, anche dal bisogno di garantirsi un'esistenza meno rischiosa, al riparo, lungo le balze dei monti circostanti, dalle insidie di aggressioni di tribù più prepontenti. il clima umido della zona e le pianure ombreggiate, adatte alle colture più elementari, costituivano inoltre per essi l'ambiente ideale per una forma approssimativa di organizzazione economica collettiva.
Dai fatti nomati da Tito Livio (lo storico autorizzato dalla Roma Imperiale), si può intravedere che questo popolo era già una realtà politica economica organizzata, con fiorenti centri e con colonie oltre i confini dello stato.
Rare o nulle sono pertanto le testimonianze della civiltà di quel tempo remotissimo, poichè per una dura e severa politica dei romani di distruggere ogni memoria dei popoli vinti, nè Tito Livio nè alltri storici ci hanno potuto tramandare le gesta , il culto, le pratiche religiose e le abilità politiche di questa civiltà.
Will you be there
Hold me
Like the river Jordan
And I will then say to thee
You are my friend
Carry me
Like you are my brother
Love me like a mother
Will you be there?
When weary
Tell me will you hold me
When wrong, will you mold me
When lost will you find me?
But they told me
A man should be faithful
And walk when not able
And fight til the end
But I'm only human
Everyone's taking control of me
Seems that the world'sGot a role for me
I'm so confused
Will you show to me
You'll be there for me
And care enough to bear me
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Hold me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
(Carry)
(Carry me boldly)
(Lift me up slowly)
(Carry me there)
(Save me)
(Heal me and bathe me)
(Softly you say to me)
(I will be there)
(Lift me)
(Lift me up slowly)
(Carry me boldly)
(Show me you care)
(Hold me)
(Lay your head lowly)
(Softly then boldly)
(Carry me there)
(Need me)
(Love me and feed me)
(Kiss me and free me)
(I will feel blessed)
In our darkest hour
In my deepest despair
Will you still care?
Will you be there?
In my trials
And my tribulations
Through our doubts
And frustrations
In my violence
In my turbulence
Through my fear
And my confessions
In my anguish and my pain
Through my joy and my sorrow
In the promise of tomorrow
I'll never let you part
For you're always in my heart
Stringimi come il fiume Giordano e così allora ti dirò che sei mio amico, portami come se fossi mio fratello, amami come farebbe una madre, ci sarai? quando sarò stanco, dimmi, mi stingerai a te? quando sbaglierò, mi darai la giusta direzione? quando mi smarrirò, mi troverai? ma mi hanno detto che un uomo dovrebbe essere fedele e dovrebbe camminare anche se non può e combattere fino alla fine, ma sono solo umano, tutti mi stanno controllando, sembra che il mondo abbia un ruolo per me, sono così confuso, mi farai capire, sarai lì per me e ti occuperai abbastanza da sopportarmi? (stringimi) (abbassa la testa) (gentilmente) (portami là) (stringimi) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto) (portami) (portami con decisione) (sollevami lentamente) (portami là) (salvami) (guariscimi e lavami) (dimmi dolcemente) (ci sarà) (sollevami) (sollevami lentamente) (portami con decisione) (dimostrami che mi ami) (stringimi) (abbassa la testa) (dolcemente poi con decisione) (portami là) (dimostrami il tuo affetto) (amami e nutrimi) (baciami e liberami) (mi sentirò come benedetto)
nei nostri momenti più bui; nella mia disperazione più profonda; mi vorrai ancora bene? ci sarai? nelle mie difficoltà; nei dubbi e nelle frustrazioni; nella mia violenza; nella mia turbolenza; nella paura e nelle mie confessioni; nell'ansia e nel dolore; attraverso la mia gioia ed il mio dolore; nella promessa di un altro giorno; non permetterò mai di andartene; perchè sarai sempre nel mio cuore.
più che una canzone, una vera e propria preghiera.
Ci sono delle volte in cui un essere umano compie gesti, o dice qualcosa, che può ferire un altro essere umano, al di là di ogni immaginazione.
Di errori, scelte sbagliate ne commettiamo molte, alcune superabili come un battito di ciglia, altre pesanti come macigni. Ferite ne ho avute molte, proprio da chi consideravo importante negli affetti e più queste persone sono importanti per te e più ti fanno male quando sbagliano... è normale che sia così.
Per superare il dolore bisogna aspettare, lasciare le ferite all'aria per fare in modo che si rimarginino e cicatrizzino il più presto possibile, ma la cicatrice rimane lì a ricordarci,
ricordarci di un torto subito o anche fatto... le ferite... si, possiamo infliggercele anche da soli... l'imporatnte è imparare dai nostri errori, imparare a migliorare noi stessi, non saremo mai perfetti... continueremo a sbagliare, l'importante è saperli riconoscere e ammetterli a noi stessi.
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